Caserta – Virtual Tour 360°

FONTE: https://www.beniculturalionline.it

La città di Caserta ha origini antiche; l’area sulla quale fu edificata la reggia fa parte di un territorio naturale di importanza archeologica dove osci, sanniti e romani hanno lasciato testimonianze della loro presenza. Alcuni fanno risalire le sue origini agli Osci, altri ai Sanniti. Nonostante tutto, dai reperti che sono stati ritrovati, persino nelle varie frazioni della città, vi è una testimonianza di un passato assai remoto. Si pensa che il Borgo medievale nascesse sulle rovine dell’antica Saticulae fatto rilevante è che il monaco Erchemperto, nell’Historia Longobardorum Beneventanorum parla di Caserta quando gli abitanti di Calatia sono costretti a scappare per la distruzione di Pandone il Rapace ma come una realtà già esistente. Nel 1990 furono ritrovate, nei sotterranei della Reggia, alcune tombe di epoca Sannita; si trattò dunque di una Necropoli del V secolo a.C. Intorno al 423 a.C. venne completamente popolata dai Sanniti che le diedero il nome di Calatia, nel 211 a.C. si schierò contro i Romani e a favore di Annibale. Venne condannata all’esproprio e alla centurazione, il che significa frammentazione del territorio in grandi appezzamenti. Nell’VIII secolo fu distrutta dai Longobardi di Capua ad opera di Pandone il Rapace che fece costruire, nell’863, una torre in simbolo di conquista. La città fu a lungo contesa dai principati vicini di Napoli, Salerno e Capua, restando a quest’ultima nell’879, sotto Pandulfo di Capua che ne fu il primo Conte. Fino al IX secolo Casertavecchia vide un notevole incremento della sua popolazione: l’inizio delle incursioni saracene spingeva, infatti, gli abitanti della pianura a cercare rifugio in luoghi montani più sicuri e difendibili, il che portò al trasferimento della sede vescovile nel borgo montano.